Benvenuti Luca e Carlo Chiarotti, è un onore avervi qui con noi.
Descrivete Yūjō brevemente per i nostri lettori.
Carlo e Luca: La storia del corto animato ruota attorno al significato della parola giapponese “Yūjō”che significa “amicizia”. Basata su una storia vera, narra dell’amicizia tra Yū, un piccolo pescatore e uno strano pesce di nome Jō. Dopo una terribile tempesta, i marinai di un piccolo villaggio scompaiono insieme alla Luna e alle stelle sul fondo del mare. Rimasti orfani, i piccoli del villaggio costruito un tempio in fondo al mare si improvvisano pescatori, fino a che uno di loro trova imprigionato tra i relitti di un delle imbarcazioni un piccolo pesce luna. Liberato dalla prigionia, i due diventano amici inseparabili e crescono in questo mondo subacqueo e colorato. Alla fine della sua esistenza, il piccolo pescatore, diventato ora un anziano del villaggio, comprende che il suo amico di giochi era in realtà lo spirito della luna imprigionato nelle sembianze di un pesce. Compie cosi l’ultimo atto della esistenza, donando agli dei del mare il piccolo gioiello di legno a forma di pesce che lo ha accompagnato per tutta la vita. Lo spirito della luna cosi liberato, torna a risplendere nel cielo notturno riportando luce e colori nella vita degli esseri umani. l film è dedicato alla memoria e al genio del regista Isao Takahata.
Come avete capito che questa era la vostra vocazione?
Carlo e Luca: Siamo due gemelli che fin dall'infanzia hanno condiviso una passione comune per l'arte e la musica legate ai cartoni animati. Fin da piccoli e poi via via crescendo, grazie alla naturale competizione e complicità, abbiamo cercato di migliorare ed esplorare le nostre inclinazioni creative. Uno di noi, Luca, ha coltivato un talento per l'illustrazione e l'animazione, seguendo il percorso dell'arte e del design, mentre l’altro, Carlo, ha sviluppato una predilezione per la composizione musicale, e tutto quello che concerne il mondo dei suoni. Le strade della vita ci hanno portato su percorsi diversi, permettendoci di approfondire le nostre rispettive passioni. Il disegnatore si è immerso nell'arte visiva, mentre il musicista ha studiato e affinato le sue competenze musicali. Nonostante le nostre vite separate si fa per dire…., il destino ci ha riservato un'opportunità unica: la possibilità di collaborare nel mondo magico dell’animazione. Ci siamo semplicemente ritrovati a lavorare su progetti, dove l’animazione e la musica potevano insieme dare vita ad una più completa forma d’arte. La scoperta reciproca delle nostre forze artistiche ha portato a una sinergia naturale. Ora lavoriamo molto spesso insieme, consapevoli ognuno della forza dell’altro, creando un connubio unico e coinvolgente dovuto anche al fatto che ci conosciamo praticamente da una vita e non in senso letterale ma reale, nonostante le strade diverse che abbiamo percorso, il legame nell’essere fratelli si riflette nei progetti che realizziamo.
Come ci avente detto precedentemente, Yūjō è un bellissimo omaggio a Isao Takahata co-fondatore di Studio Ghibli, regista, produttore e scrittore scomparso nel 2018. Raccontateci un po' del vostro rapporto con lui e come è nata questa idea.
Carlo e Luca: Abbiamo avuto l'onore di incontrare il maestro Isao Takahata durante il nostro indimenticabile viaggio in Giappone. Durante una serata speciale, lo abbiamo invitato a Firenze come ospite speciale al nostro evento chiamato NEMOLAND, per consegnargli il premio NEMOLAND LEGEND.
Carlo: In questa occasione straordinaria, ho avuto la possibilità di arrangiare un brano tratto dal suo film testamento “The tales of Princess Kaguya”. Il brano eseguito dalla voce di una giovane cantante accompagnata da una piccola formazione di archi con arpa, ha dato vita ad una atmosfera magica che ha incantato e commosso il pubblico e lo stesso regista. Abbiamo avuto la fortuna di passare molti giorni con lui e sua moglie e questa è stata un'occasione unica per conoscerlo meglio e condividere le nostre esperienze. Quando abbiamo appreso la notizia della scomparsa del Maestro Takahata, ci è stato chiesto dal Giappone di realizzare dei video testimonianza della nostra amicizia. Abbiamo cosi deciso di dedicare il corto dell’anno dell’accademia al maestro giapponese.
In quanto filmmakers, che differenza c'è tra produrre un cortometraggio e un film di animazione, per voi?
Luca: La differenza sostanziale è che nel mondo dell'animazione gli attori sono creati partendo dalle loro caratteristiche fisiche e soprattutto emotive. Non esistono provini con attori, ma solo un intensa sfida tra la nostra creatività e il foglio da disegno.
Carlo: Per quanto mi riguarda direi che per me la sfida è più o meno la solita. Si tratta di entrare dentro la storia con background musicali adatti, caratterizzare i personaggi con melodie o canzoni, se il film di animazione è poi destinato ai piu piccoli melodie semplici.
Quali difficoltà o sfide avete dovuto affrontare durante lo sviluppo del progetto?
Luca: La sfida è stata di tutto il team, perché la realizzazione dell’intero corto ha avuto una scadenza di 1 solo mese di produzione (. La parte di esecuzione del lavoro, con la supervisione affidata ad artisti come John Nevarez, Sandro Cleuzo e Tony Tarantini è stata realizzata dai migliori ex studenti della nostra Accademia. Il sottoscritto ha contribuito a questo progetto, scrivendo la storia, il testo della canzone insieme a Federica fabbri (responsabile del corso di animazione dell’Accademia) e creando i primi modelli dei personaggi e supervisionando l’intera produzione insieme al talentuoso Tony Tarantini. Un incredibile e importante contributo lo hanno dato le magiche animazioni di Sandro Cleuzo e il talento nello storytelling di John Nevarez.
Carlo: Le sfide e le difficoltà fanno sempre parte del gioco, in questo particolare caso, il dover scrivere una canzone in giapponese anche se aiutato da Yui la cantante, è stata veramente una grande sfida.
Carlo, lei ha composto la bellissima colonna sonora di questo cortometraggio. Qual'è l'approccio lavorativo, quando bisogna creare qualcosa di emozionante e profondo come quella creata per Yūjō.
Grazie per “bellissima Colonna Sonora”… In effetti questa soundtrack mi sta dando diverse soddisfazioni, sapevo di aver fatto il mio dovere di compositore e ne sto avendo la conferma grazie ai numerosi riconoscimenti per la musica in questo ultimo periodo. L’approccio che uso abitualmente da qualche anno, nonostante l’ispirazione arrivi quando meno te l’aspetti come in tutti i lavori creativi, è quello di far si che il momento in cui la vocina dell’ispirazione mi sussurri “Ok Carlo è l’ora di sedersi al pianoforte e scrivere” sia quasi sempre a comando. E’ forse anche la consapevolezza che si acquisisce con gli anni che mi permette questo tipo di approccio. Per quanto concerne il rendere una colonna sonora emozionante e profonda, con delle animazioni cosi belle e colori ed atmosfere che già da sole ti emozionano, è stato piuttosto facile e automatico,. Nella prima parte ho cercato attraverso il Sound Design di creare un’atmosfera magica misteriosa con un ostinato di archi per la tempesta e una melodia con flauto per la quiete. Per la seconda parte ricordandomi poi delle emozioni scatenate per il concerto in onore del Maestro Takahata, la scelta di scrivere una canzone in giapponese ha reso il tutto ancora più emozionante, e qui entra in gioco la bellissima voce di Yui Horio con cui mi sono fin da subito sintonizzato, come pure il testo di mio fratello luca ha poi aiutato a rendere il messaggio ancora più intenso.
Abbiamo notato un team numeroso, raccontateci di più riguardo questi artisti coinvolti in questo progetto.
Luca: La nostra missione originale era quella di dare l'opportunità ai nostri migliori ex studenti, di creare un intero corto animato affiancando grandi artisti che avevano già prodotto animazione per l'industria professionale. Tutto questo realizzarlo in un solo mese di tempo. Abbiamo selezionato tra i nostri colleghi gli artisti che erano i più vicini allo stile che volevamo creare per il corto animato e questo ci ha permesso anno dopo anno di affinare il processo fino a renderlo agile e veloce.
Qual'è il vostro sogno nel cassetto? Un progetto ancora non compiuto o una collaborazione con un'altro artista da voi stimato.
Luca: Il sogno nel cassetto è creare un lungometraggio animato dove stile e storia siano unici e originali. Un lungometraggio che crei emozioni e che dimostri che anche in Italia si possono creare progetti per un pubblico trasversale, bambini e adulti- Un corto animato realizzato in full animation e che "racconti" davvero qualcosa. Personalmente adoro l'artista e l'uomo Sandro Cleuzo e dopo aver creato con lui questi corti animati e tantissimi libri, mi piacerebbe davvero cimentarmi con lui su un lungometraggio.
Carlo: Continuare a scrivere musica per cartoni animati e scrivere per i miti dell'animazione conosciuti in questi anni. L'animazione è gia magica per conto suo, ha quella marcia in piu che ti permette di entrare a fare parte di quel mondo, cosa volere di più.... Una collaborazione un'altro artista da me stimato? L'elenco sarebbe veramente troppo lungo, lascio sia il fato a decidere.
A chi consigliereste "Yūjō"? E perché?
Carlo: Lo consiglio a chi ama l'animazione dello Studio Ghibli, non a caso è stato dedicato al Maestro, e spero che chi lo guarderà riesca ad immergersi nel messaggio universale dell'amicizia e il rispetto per le altre creature che l'essere umano continua a maltrattare e distruggere.
Luca: A tutti coloro che pensano che il mare sia blu e il sole giallo. Quando si è finito di vedere Yujo, molti riflettono sui colori che hanno visto, dapprima li considerano fuori posto, ma poi capiscono che anche i colori sono al servizio della storia. La realtà contiene moltissimo grigio, ma nella mente innocente dei bambini il mondo è sempre un posto pieno di colori assurdi, e purtroppo quando smettiamo di pensarlo è perché siamo diventati adulti. Stravolgere i preconcetti del nostro immaginario ci aiuta a vedere oltre la banalità delle cose e ogni nuova scoperta che viviamo ci arricchisce dentro. Yujò ci porta dentro questo concetto.
Cosa consigliereste a un nuovo filmmaker o un compositore alle prime armi?
Luca: Di non dimenticare mai che noi registi, animatori e disegnatori siamo in realtà dei "Cantastorie" e che il nostro fine ultimo è quello di raccontare storie nuove per far vivere emozioni. La tecnica e la tecnologia, sono solo i mezzi con cui raggiungiamo il risultato. Un film ben riuscito ti ha raccontato una storia che non conoscevi, ti fa sorridere, piangere e stringere il cuore ancora ancora e ancora. Siamo il cantagallo di Robin Hood della Disney e io non smetto mai di ricordarmelo.
Carlo: Per quanto riguarda la mia professione, quella del compositore, posso consigliare di non mollare alle prime difficoltà e perseverare anche facendo altro. La mia storia la dice lunga, ho ripreso a fare musica professionalmente dopo un periodo in cui ho praticamente fatto molti altri lavori diversi tra loro, ma sempre legati alla musica. Questo è una professione che se pur aritstica, fa sempre maggior uso delle nuove tecnologie, ed è fondamentale rimanere aggiornati, quindi studiare in continuazione è la chiave per fare questo lavoro, oltre ovviamente ad amare quello che si fa, che rimane la chiave di tutto.
Una cosa che avresti voluto scoprire prima?
Carlo: Con il senno di poi, facile dire questo o quello, ma non ne rimarremmo sorpresi quindi va bene cosi.
Luca: In realtà penso che il momento giusto per scoprire nuove cose è esattamente quando accade. Non capiresti quella cosa se non avessi appreso prima le altre.
Qual'è la vostra opinione sul coinvolgimento dell'intelligenza artificiale nel mondo dello spettacolo?
Luca: Quando negli anni 90 ero un animatore e illustratore tradizionale arrivò la novità del digitale, molti ne erano preoccupati. A me interessava capire come usarla e oggi il digitale è la norma. e Ora che un nuovo strumento è arrivato io mi ci sono avvicinato con la stessa curiosità di allora e come un neonato cerco di utilizzare anche questo nuovo strumento alle mie necessità creative. Essere arrivato dal tradizionale ad oggi mi permette avere una visione completa di quello che era e quello che sarà. Ma nonostante tutto mi ritrovo a passare molte ore a disegnare con le tecniche tradizionali e questo mi fa amare ancora di + quello che esce dalla mia mente attraverso le mie mani. Come insegnante in Accademia Nemo, cerco di far capire ai miei studenti che non ci sarebbe un "oggi" senza i maestri di ieri.
Carlo: Qui si apre un capitolo davvero unico non solo per il mondo dello spettacolo ma per quasi tutte le professioni. Come qualsiasi grande transizione non è possibile preventivare quale sarà l’effettivo impatto, per ora mi limito ad osservare e cercare di capire il più possibile visto che le novità se utilizzate nel modo corretto non possono che facilitare il nostro compito.
Come vedete il cinema Italiano e cosa cambiereste?
Luca: In questo momento stiamo vivendo un piccolo momento felice per le produzioni Italiane, ma penso si sia ancora lontani dai capolavori dell’inimitabile Bruno Bozzetto. Penso che invece di inseguire le tipologie di animazione statunitensi, dovremmo cercare di trovare un nostro modo personale di raccontare storie, imitando il cinema d’animazione francese. Un piccolo segreto? qualcosa sta arrivando…
Carlo: Non posso che condividere quello che ha scritto Luca....aspetto con trepidazione di sapere il segreto.
A cosa state lavorando al momento?
Carlo: In questo momento al cartone animato di una leggenda dell’animazione Willie Ito che si chiama “Hello Maggie” con tanti incredibili artisti il cui trailer è stato presentato alla manifestazione CTN EXPO a Los Angeles a Novembre.
Sto anche ultimando la musica per una puntata pilota di una serie animata Italiana molto particolare, scritta da un giovane e promettente sceneggiatore, Filippo Panfi, e realizzata dallo Studio Fat Unicorn di Firenze di cui faccio parte.
E’ poi in programma un concerto di cui ho arrangiato i brani, dedicato allo Studio Ghibli con la “Florence Pops Orchestra” che avrò l’onore di dirigere. In realtà ho anche altri lavori con scadenze abbastanza imminenti di cui però non posso parlare si tratta comunque di videogiochi e cartoni animati. Insomma non molto tempo libero ma felicemente impegnato con la musica.
Luca: Sto scrivendo la storia per il prossimo cortometraggio animato che realizzerò nuovamente con Sandro Cleuzo e John Nevarez, e nuovamente la musica sarà affidata al mio geniale fratello Carlo. Come tradizione Il titolo sarà composto da sole 4 lettere e dopo Life, Yujo e Wish il prossimo corto si intitolerà "ToBe"
Volete parlarci di altri progetti o aggiungere qualcosa?
Luca: Un mese fa ho presentato al CTN di LA un libro scritto a 4 mani sull'incredibile vita di Jerry Eisenberg (una esperienza incredibile) grande animatore e character designer del passato, e ora sono alle prese con i prossimi tre autori, il compianto Masami Suda, Tony Benedict e WIllie Ito, di cui realizzerò anche un documentario a testimonianza di una carriera incredibile.
Carlo: C'è un progetto che mi vede anche produttore oltre che compositore e a cui tengo veramente moltissimo che è quello dedicato ad un grande animatore fiorentino con la regia di Francesco Chiatante e la partecipazione di Claudio Giusti come animatore.
Grazie per il vostro tempo, siam orgogliosi di avere artisti Italiani del vostro calibro nella nostra terza edizione di Morgana Film Festival!
Carlo e Luca: Grazie Mille a tutto lo Staff del Festival!
Potete contattare Carlo alla mail info@carlochiarotti.com
TRAILER
LUCA
CARLO
Comments